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Dal 26 al 28 settembre Teramo si trasforma in un grande laboratorio di idee con la prima edizione di “Humus – Radici antiche, Pensiero futuro”, festival ideato dall’associazione Hypsis in collaborazione con il Conservatorio Braga e numerosi partner del mondo istituzionale associativo – noi inclusi!
Tre giorni di incontri, musica e teatro trasformeranno la città in un luogo di dialogo intergenerazionale per comprendere il presente e agire nel futuro. Si parlerà di nuovi valori, sostenibilità ambientale, impatto tecnologico, futuro. Non un semplice ciclo di eventi, ma un percorso di consapevolezza che intreccia linguaggi e visioni con l’obiettivo di lasciare un segno duraturo nella comunità.
Humus è il frutto di una lunga gestazione in cui i giovani sono i veri protagonisti, sostenuti da una rete operosa di cittadini, artisti e istituzioni accomunati dall’ambizione di veder germogliare una comunità capace di guardare al futuro senza dimenticare le radici.
Ogni giornata del festival si apre con i Rituali di calma e ascolto profondo (alle 9:00 all’Ipogeo): un momento per sciogliersi, centrarsi e prepararsi all’ascolto attivo delle attività in programma. Si tratta di pratiche semplici ma sottili e profonde, da esplorare sul tappetino o seduti su una sedia, a scelta. Un viaggio personale e intimo tra yoga, automassaggio dell’antica tradizione cinese, stralci di letture, rilassamento, respiro, meditazione.
Il 26 settembre si parte alle 10:30 con Gente che spera (?), dialogo collettivo alla Biblioteca Delfico per guardare al futuro con occhi nuovi. Alle 17:30, all’Ipogeo, il giornalista e analista geopolitico Dario Fabbri accompagnerà il pubblico in un affascinante Viaggio nel terzo millennio. La giornata si conclude alle 21:00 con l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio Braga, diretta da Simone Genuini, che proporrà il Concerto per quattro chitarre e archi di Luis Bacalov e la Sinfonia n. 9 “Dal Nuovo Mondo” di Antonín Dvořák, con la partecipazione di studenti Erasmus.
Il 27 settembre si apre alle 10:30 in Biblioteca con La musica nei non-luoghi – La libertà di esistere, intervento parlato e musicato a cura degli studenti del Conservatorio Braga. Alle 17:00 l’Ipogeo ospita Mauro Ivo Van Aken, antropologo, con la sua lectio Decarbonizzare l’immaginario, riflessione sul nostro rapporto con l’ambiente. La serata, alle 21:00, vedrà protagonista Elisa Di Eusanio con il suo intenso spettacolo di prosa e rock Club 27, sempre all’Ipogeo.
ll festival si conclude domenica 28 settembre con un dialogo tra il filosofo Lorenzo Maria Pacini ed Elisa Di Eusanio, attivista oltre che artista, su Il valore della comunità (alle 17:30, Ipogeo), per lasciare spazio alle 21:00 alla Festa della Pace, riedizione reinterpretata e attualizzata dell’evento cinquecentesco in cui, in una Teramo dilaniata dalla violenza, nobildonne teramane intrapresero una potente azione di pace.
La partecipazione è totalmente gratuita e ad accesso libero. Non si richiede prenotazione.
Ti aspettiamo se lo vorrai, per riflettere, capire & stare bene!

